Percorsi per l’autonomia finalizzati all’inclusione sociale delle persone disabili

La Misura B2 si concretizza in interventi di sostegno e supporto alla persona e alla sua famiglia per
garantire una piena possibilità di permanenza della persona fragile al proprio domicilio e nel suo
contesto di vita.
La misura si configura come potenziamento ed integrazione della rete di interventi rivolti alla
persona disabile o comunque in condizione di non autosufficienza.
Il buono sociale è finalizzato a sostenere e compensare le prestazioni di assistenza assicurate dal
caregiver familiare (autosoddisfacimento) o acquisite mediante assistente personale.
Le principali finalità dell’intervento sono:
· valorizzare la cura della persona non autosufficiente (anziana o disabile) al proprio domicilio,
mediante l’intervento di un caregiver familiare o di un assistente familiare dedicato e
regolarmente assunto;
· limitare o ritardare il ricovero in strutture residenziali;
· offrire alla famiglia un sostegno ulteriore ai bisogni e un’opportunità alla persona anziana o
con disabilità per favorirne l’autonomia nelle attività della vita quotidiana e di relazione.

Per l’accesso al buono sociale è necessario:
· avere una età superiore a 18 anni (compiuti al 31/12/2018);
· essere non autosufficienti assistiti al domicilio in modo continuativo;
· essere in condizione di gravità accertata ai sensi dell’art. 3, comma 3 della legge 104/1992
oppure in possesso della certificazione di invalidità con indennità di accompagnamento di cui
alla legge n. 18/1980 e successive modifiche/integrazioni con L. 508/1988;
· appartenente ad un nucleo familiare con reddito ISEE pari o inferiore ad euro 12.000,00;
· essere residente in un Comune dell’Ambito 11 del Garda.

6. MODALITÀ DI UTILIZZO DEL BUONO SOCIALE
Il buono sociale è finalizzato all’attivazione di prestazioni sociali indirizzate all’assistenza e al
sostegno diretto della persona al domicilio, quali:
· cura dell’igiene personale;
· aiuto nell’alzata e messa a letto;
· aiuto nell’assunzione e/o somministrazione dei pasti;
· assistenza e aiuto nella deambulazione, mobilizzazione, vestizione e nella gestione delle
altre attività quotidiane;
· prevenzione delle piaghe da decubito;
· controllo e sorveglianza per il riposo notturno;
· aiuto e controllo nell’espletamento delle normali attività quotidiane, sia all’interno
all’abitazione sia in rapporto con l’esterno.
La concessione del buono sarà subordinata alla valutazione multidisciplinare integrata e alla
definizione e sottoscrizione di un Progetto Individuale (P.I.) contenente gli interventi che saranno
sostenuti con il buono sociale e che vedrà coinvolti gli operatori sociali del Comune e dell’ASST, la
persona richiedente e/o la sua famiglia (o un delegato).

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